martedì 4 novembre 2008

I sette ingredienti della minestra Gelmini

La fonte ufficiale è il portale dell'ordine della giarrettiera (click). A parte il fumo negli occhi soffiato dagli articoli:
  • 1 (uno) su Cittadinanza e Costituzione - Tanti buoni propositi. Peccato siano sostanzialmente irrealizzabili, dal momento che c'è scritto (comma 2) che "all'attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente" e, di fatto, il decreto taglia le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili, in ossequiosa ottemperanza agli obblighi imposti dalla legge finanziaria ("art. 64 del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133"), rendendo q.o. irrealizzabile la programmazione (a carico delle autonomie scolastiche) di uno spazio (di un'ora) dedicato all'educazione civica nel quadro dell'organizzazione più ampia delle attività corsuali (anche in ragione del successivo art. 4);
  • 2 (due) sulla Valutazione del comportamento degli studenti - Si stabilisce (comma 1) che, "in materia di diritti, doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado (ndr: scuole medie e scuole superiori), in sede di scrutinio intermedio (ndr: pagellini del trimestre, del semestre o di quant'altro) e finale", viene valutato "il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede", prevedendo la bocciatura (comma 3) nel caso che il giudizio sui comportamenti (espresso dal consiglio) sia (strettamente) minore di sei/decimi. Su questo punto gli insegnanti sono per lo più tutti d'accordo. Gli studenti poco meno - qualche ingenuo si aspettava il contrario?! -, ma bisognerebbe indurli a ragionare, invece che spaccargli la testa colle spranghe e coi bastoni;
  • 3 (tre) su Valutazione del rendimento scolastico degli studenti - A me sembra una cosa buona. Sostanzialmente, si recupera il vecchio sistema della valutazione in decimi, oltreché si introduce una significativa semplificazione del lavoro degli insegnanti in sede di giudizio, chiamati, d'ora in avanti, a esprimere una valutazione globale del rendimento (commi 1 e 2), anziché puntuale;
  • 5 (cinque), sull'Adozione dei libri di testo - Dopo un richiamo all'art. 15 della legge 133 del 6 agosto 2008 (click), con cui si stabilisce, essenzialmente, che gli istituti scolastici, a partire dall'anno scolastico in corso (2008/2009), devono favorire l'adozione progressiva di libri di testo scaricabili da internet e/o consultabili on-line (comma 1), e che l'adozione progressiva di libri di testo scaricabili da internet e/o consultabili on-line diverrà, salvo eccezioni, obbligatoria (comma 2) a far data dall'anno scolastico 2011/2012, il decreto Gelmini blocca il ricambio dei libri in adozione ad un periodo minimo di 5 (cinque) anni: salvo, evidentemente, che da parte degli editori, non mi pare di aver sentito cori di protesta contro questa disposizione né dalle famiglie né dagli insegnanti o dalle dirigenze della scuola;
  • 6 (sei), sul Valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria - Si stabilisce che la laurea in Scienze della formazione primaria, a fronte delle attività di tirocinio previste dal corso di studi, è abilitante rispetto all'insegnamento nella scuola dell'infanzia (materna) e primaria (elementare). Lo trovo più che giusto, considerato che quella gente ha seguito un percorso di formazione netto e ben delineato, e non avrebbe alcun senso, pertanto, obbligarla a sostenere un esame di stato e/o un altro di abilitazione, prima di permetterle di lavorare e, di conseguenza, di (iniziare a) progettarsi un futuro. Anche perché il lavoro - si diceva un tempo - è un diritto ribadito dalla Costituzione, e non una cortesia che lo stato deve rendere ai propri cittadini. Si diceva perché, ormai, sulla Costituzione ci hanno cacato sopra quasi tutti, e più di tutti i legulei della Berlusca;
  • 7 (sette), sulla Sostituzione dell'articolo 2, comma 433, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (ndr: c.d. legge finanziaria 2008) - Di fatto, si rimuove la possibilità (finora prevista, appunto, dall'art. 2, comma 433, della legge 24 dic 2007, n. 244 - v. pag. 152, colonna sinistra, in basso) di partecipare "al concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione mediche" agli studenti iscritti al corso di laurea in Medicina e chirurgia, che debbano sostenere solamente la prova finale per il conseguimento del titolo di laurea. Mettiamo un esempio? Mia cugina, fra due mesi, si laurea in Medicina e chirurgia - e, però, ha già concluso tutti gli esami. Sennonché fra un mese si prevede il termine di iscrizione al concorso per l'accesso alla scuola di specializzazione. Prima del decreto Gelmini, mia cugina avrebbe potuto (benché sub conditione), iscriversi a partecipare all'esame. Dopo il decreto Gelmini - povera lei, ché non ha colpe! -, non potrà più. Sempre che, evidentemente, le fosse interessato. Ma pure questo è un particolare irrilevante (verso le logiche del ragionamento). Chi dice bene? Chi dice male?
è il caso di soffermarsi sulla lettura particolare dell'art. 4 (quattro), sull'Insegnante unico nella scuola primaria. Il testo è limpido ed inequivocabile, e prevede, letteralmente, "la costituzione" da parte delle istituzioni scolastiche di "classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali", con la precisazione che "nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una piu' ampia articolazione del tempo-scuola", a valere "sulle risorse di cui all'articolo 64, comma 9, della legge 6 agosto 2008, n. 133". Cioè a valere sui tagli (v. i commenti sull'art. 1). Tutto il resto - le menzogne declamate alla tv - è solo merda spalmata sulle nostre facce come se fosse, invece, marmellata. Gli effetti? Dal lato degli insegnanti, una drammatica riduzione dell'organico. Che significa, per i precari, licenziamenti o cassa integrazione, a breve termine, e licenziamenti garantiti sul lungo periodo (tenuto conto anche dei risparmi sulla spesa sociale). Oltreché l'azzeramento di ogni aspettativa, da parte dei più giovani (gente qualificata q.o.), di poter trovare nell'insegnamento il riscatto da una condizione (assai diffusa) di miseria e affamamento.

Si fa tanto parlare della stortura, perpetrata negli anni, di un uso assistenzialista dell'istruzione pubblica, che - nell'opinione dei governi, e di quest'ultimo solo in ordine di tempo - ne avrebbe gravemente compromesso la qualità (a scapito degli studenti). In parte è vero. Ma cosa c'entrano i salassi alla scuola elementare ce lo spiegano? Dico di no. In compenso, tuttavia, ci raccontano un sacco di boiate. Sennonché sbugiardarli è facile: basta rifarsi ai dati OCSE (click), che collocano il sistema dell'istruzione primaria in Italia ai vertici delle classifiche degli stati membri dell'organizzazione (click), fra cui 16 nazioni dell'Europa storica, gli USA, il Canada, il Giappone e l'Australia (a spanne, non sembrerebbe esattamente il terzo mondo). E, viceversa, in fondo alle classifiche la scuola superiore. Ma quest'altro governo che fa? Stritola la scuola elementare. Ovvero l'unica, infatti, che funzioni. Non è meraviglioso? Per non parlare delle conseguenze sull'economia delle famiglie e sui disagi che comporterà immancabilmente, rispetto alla società attuale (assai diversa, ed è lampante, dalla società degli anni '90 - cioè del periodo precedente all'introduzione del maestro plurimo), la scomparsa q.o. del tempo prolungato, attraverso la contrazione dell'attività scolastica (art. 4, comma 1) a un monte complessivo di 24 ore settimanali. I.e., di 4 ore al giorno - mettiamo per esempio, dalle 8.30 alle 12.30, o giù di lì. Forse sarebbe stato utile sentire che ne pensa qualche mamma.

1 commento:

peppe ha detto...

Buonasera a tutti, mi aggancio all'ultima parte del discorso fatto da salvatore per mettervi a conoscenza di una cosa quantomeno singolare (potremmo dire comica ma preferisco non infierire..). La settimana scorsa nella trasmissione matrix hanno parlato della riforma gelmini, uno degli ospiti (si trattava di un membro del pdl ma non ricordo proprio chi fosse) ha detto che le 24 ore settimanali non rappresentano una diminuzione delle ore scolastiche, ci sarà ancora il tempo pieno e così via.. e mi sono fatto due conti. Ai miei tempi (fino a 13 anni fa), alle elementari, si facevano 28 ore settimanali. Dopo di me è andata alle elementari mai sorella e lei ne faceva trenta perchè hanno aggiunto delle attività che io ed i miei coetanei non facevamo. Adesso si scende a 24. Teniamo presente che alle elementari si studia dalle 8,30 alle 12,30. Siamo così sicuri che rimarranno in atto tutte le attività didattiche svolte fino a ieri? Dubbio amletico!!!